Eccoci ad Entebbe, all'alba. I doganieri ci fermano per controllare i bagagli, ma ci hanno fatto andare via con un sorriso. Fuori ci aspetta padre Walter con due taxisti, i bagagli sono tanti 14 grandi e 7 a mano. Riescono a farci stare tutti su due macchine. La strada che percorriamo è nuova asfaltata con tanti lampioni...non ancora attivi. Lungo tutta la strada incontriamo persone che sbucano dal buio, sembrano andare a lavoro pur essendo oggi domenica. Arriviamo a Kampala sotto la pioggia, ci apre il cancello una guardia armata che ci rassicura e spaventa allo stesso tempo.
Adesso tutti a nanna.
Oggi tutto il giorno a Kampala, in realtà al convento. Ne approfittiamo per chiacchierare con i padri che incontriamo e che ci raccontano delle loro vite. Padre Giuseppe Clerici, il responsabile del centro ci racconta dei suoi primi anni in Uganda, di sua madre che lo aiutava cercando di vestire i bambini restii a rinunciare alla loro comoda nuditá. Pranziamo con i frati gustando un buon pranzetto preparato da Padre Giuseppe e Padre Walter, il quale er cena, ci porta a Kampala. Raggiungiamo il ristorante a piedi con le pile poichè non ci sono le luci per strada. Il ristorante è originale, arredato con tavoli ricavati direttamente da tronchi di legno. L'attesa è lunga ma ne vale la pena, il pesce fritto è delizioso. Ben rifocillati ci prepariamo per l'ultima notte a Kampala.
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